lunedì 20 febbraio 2012

Sempre x Sempre




La prima volta che ho visto il mare avevo due occhi di fronte a me. Ti ho pensato, ed eri lontanissima. La mente immaginava mondi paralleli in cui tu saresti stata la regina del nuovo impero. Eri lontanissima. Eri troppo diversa per essere mia. Eri un nube di gas troppo etereo per essere chiuso in un cuore pulsante. Gli angeli nell’immaginario pensavano ai tuoi pensieri come desideri celesti, tutti tremendamente migliori di ogni possibile aspettativa. Ogni tuo gesto era accompagnato da un mio sorriso, nascosto dentro di me. Potevi essere mia da sempre. Sempre. Sempre? Questa parola mette terrore nel cuore di molti; cos’hanno da temere? Hanno forse voglia di morire piuttosto che evitare il per sempre? E poi, quando muoiono, non è per sempre? Io, il mio per sempre l’ho intravisto solo per qualche sparuto attimo. Era lì, scintillante davanti agli occhi, provocato da qualche bacchetta magica della mente. Una sequenza di immagini; poche, in realtà. Solo dei lampi immaginari, frazioni di colori densi e sfumati allo stesso tempo, che si combinavano davanti ai miei pensieri attoniti. Squarci di vita futura, troppo brevi per essere ricordati da una mente razionale. Sono forse pazzo. Giuro di esserlo. Richiudete la mia mente tra sbarre, ma che siano dorate. E mentre mi porterete via griderò al mondo la Verità che mi ha condannato, quella che ha fatto di me un povero mentecatto marino esule sulla terraferma. Griderò fino a farmi bruciare la gola; urlerò di gioia e dolore. Le parole, poche, rimbomberanno sul monte del mondo, per tornare indietro beffarde e sorridenti. Tutti allora sapranno qual era la mia Verità. Tutti s’uccideranno dal rimorso, per aver incarcerato un cuore sincero. Tutti si commuoveranno. O forse nessuno. Ma io, intanto, avrò gridato al mondo che nel mio per sempre ci sei TU.

R.N.

Nessun commento:

Posta un commento