venerdì 24 febbraio 2012

I SIMPSON: "DESTINI E DELUSIONI"


Lo ammetto: è sempre difficile sperimentare nuove tecniche di scrittura. La sceneggiatura in sè mi ha sempre affascinato. Dopo questo lavoro, penserò all'immensa mole di scrittura che c'è dietro ogni singola puntata degli americani gialli.

Scena iniziale: tutta la famiglia corre a sedersi sul divano per guardare la tv, Lisa arriva in ritardo e colpisce con un libro Homer, il quale, scosso dalla botta, pronuncia: “Nel mezzo del cammin di nostra vita…”

PRIMA SEQUENZA
È mattina, la famiglia Simpson si sveglia. Il cielo è sereno. Homer stacca la sveglia, Marge è già giù a fare le pulizie. Lisa è sveglia nel suo letto, ansiosa. Bart dorme.
Marge: Maggie svegliati… (chiama col suo telefono cellulare il numero di casa) . Homer, che è ancora nel profondo dei suoi sogni, si sveglia di soprassalto, all’urlo di “Salsiccione mio, fatti abbracciare!”. L’intera famiglia si appresta a scendere in cucina per fare colazione. Bart arriva sonnolento con sulla schiena il nuovo zaino di krusty “Una risata salva la giornata”. Homer è a letto, suda. Ha appena scoperto che il suo ballo col salsicciotto era solo un sogno, e rimane deluso. Intanto in cucina..
LISA: Muoviti, sbrigati, forza! Mi farai arrivare in ritardo anche oggi?
BART: “Stai tranquilla ciuccellona, oggi ho una sorpresa per te…
LISA: Una sorpresa? Dimmelo, dimmelo, dimmelo… non voglio stare  ad aspettare! È un libro?
BART: No!
LISA: Un abbonamento al museo?
BART: No!
LISA: Una card speciale per la sezione segreta della biblioteca?
BART: No!
LISA: Mi hai iscritto a un concorso letterario a mia insaputa? Dimmelo, dimmelo, dimmelo!!!
BART: Calmati ciucciellona, lo scoprirai tra poco.
Intanto Marge, la quale non ha ascoltato la conversazione dei figli poiché impegnata con Meggie, arriva in cucina di corsa.
MARGE: Muovetevi ragazzi! Forza! È sempre la stessa storia tutti i giorni. Otto deve sempre aspettare con quel pulmino sgangherato. Bart, arriverà il giorno in cui sarai a scuola in orario?
BART: Se era questo che volevi, mamma, allora hai ragione. Quel giorno è arrivato. Sii fiero di tuo figlio.
MARGE: Va bene, va bene. Qualunque cosa tu abbia in testa la farai fuori da questa casa. Ricorda, niente pistole, schiaffi e insulti. Sii prudente.
BART: Va bene madre. Stai tranquilla. E saluta il tuo diletto figlio che va a onorare la Patria!
MARGE (tra sé): La serie di Krusty sulla guerra di secessione sta dando i suoi frutti…
LISA: Corri Bart, Otto è già fuori!
BART: Sto arrivando…
I due ragazzi chiudono la porta di casa, salutando la mamma e si avviano verso il pulmino.
BART (avvicinandosi a Otto con passo furtivo) : “Otto, oggi passiamo. Devo sperimentare quell’affare. Ricordi?
OTTO: Stai tranquillo, non dirò niente a tua madre. Ci vediamo domani.
LISA (intanto stava già prendendo posto sul pulmino) : “Baby, dove vai? Oggi ci sono le interrogazioni finali! Non puoi assentarti! BAAAAART, VIENI SU!!!
BART: “Che c’è ciucciellona, prove di compassione fraterna? Io ci verrò a scuola, stai tranquilla. Devi vedere come….
LISA mossa da un senso di pietà verso la sconsideratezza del fratello decide di scendere dal bus. Otto, già in estremo ritardo, parte via sgommando verso la scuola.
BART: Ti sei decisa eh? Mi dispiace ma la mia invenzione può supportare solo una persona. Oggi è il grande giorno di prova. Arriverò in parata davanti al cortile, tutti saranno sbalorditi. Sì, come un razzo, arriverò proprio come un razzo…
LISA: E io? Che cosa faccio io? Vorrei sapere chi mi ha spinto a scendere dal pulmino proprio oggi, nel giorno dei test! Maledetta me, maledetta!
BART: Non stare in pena, fregnona. Verrai con me, sulla nuova e fiammante ultima impresa di BART SIMPSON!
LISA comincia a andare in panico. È ansiosa, respira a fatica. Segue Bart senza sapere dove stiano andando.
BART si muove con agilità verso la capanna sull’albero. Lisa lo segue, senza pensare. I due si arrampicano velocemente tra i rami e raggiungono l’obiettivo. Nella capanna ci sono strani attrezzi. Lo skateboard di Bart è dipinto di bianco e blu, con delle fiamme sui bordi e una grande lattina lungo i due fianchi. Lisa è entrata oramai in trance. Il ritardo non è ancora compromettente ma al solo pensiero di mancare al suono della prima campanella rimane muta.
BART: Guarda. (prendendo lo skateboard) Ecco il mio nuovo cucciolo. (spostandosi verso la busta al suo fianco ne vuota il contenuto) E questo è il mio carburante. Apri gli occhi ciucciellona, perché sei di fronte al RED BART!
Bart soddisfatto cerca consensi tra gli occhi della sorellina, la quale però non dà segni di vita. Il piccolo allora si gira verso la capanna per essere sicuro che non ci sia nessuno a impedirne la fuga verso scuola. La telecamera inquadra Homer che, con il lenzuolo a mo’ di tunica romana, sta tenendo un discorso nella sua camera sulla necessità di attaccare la terra dei salsicciotti. Egli si improvvisa console, e il suo nemico è rappresentato da un poster di Arturo Fonzarelli che ammicca dolcemente verso di lui. Bart segue divertito quella scena, mentre Lisa non riesce a uscire dal suo stato di trance. All’improvviso un suono si sente alla porta della stanza da letto di Homer. È Marge, che si avvicina per pulire la stanza , ignara che il marito è ancora lì e che, anzi, sta facendo tardi per andare a lavoro.
MARGE: Questa mattina ho fatto prima del solito. Direi che è il mio record personale di pulitura della casa!
HOMER: Porca bubazza! Un nascondiglio, un nascondiglio! Devo trovare un nascondiglio. (Si ripromette di pensare a un posto sicuro dove scappare dalle grinfie della moglie. Intanto la sua scimmietta travestita da suonatrice compare nella sua mente e suona fragorosamente il tamburo).
HOMER: “Porca bubazza! Un nascondiglio, brutta scimmia!
Bart, segue la scena dalla capanna e ride a crepapelle. Lisa sembra non capire cosa stia accadendo e si mette a accovacciata sulla busta segreta del fratello, accanto allo skateboard.
Homer, nonostante la scimmietta, prende definitivamente una decisione. Apre la finestra e si aggancia al tubo dell’acqua. Pian piano, (nonostante il suo peso il tubo regge) riesce a giungere a terra, dove lo aspetta il Piccolo aiutante di babbo natale in giardino. Purtroppo Homer non si è reso conto che è ancora con il lenzuola aggrovigliato sulla spalla e comincia a correre disperatamente per il giardino in cerca di una porta aperta. Bart segue la scena ancora più commosso dalle risate, tanto da cadere dalla capanna. I due si ritrovano abbracciati in terra al giardino, nella classica forma della Pietà, quando Flunders sta portando i suoi due figli a scuola.
FLUNDERS: Non guardate piccini miei. Ecco quello che accade quando la globalizzazione rende tutto soggetto al vile denaro. Discostate gli occhi.
I suoi due figli non riescono a distogliere lo sguardo, e rimangono scioccati dalla posizione di Homer e Bart.
Marge intanto ha finito di pulire, in maniera incredibilmente veloce anche la stanza di Homer e si appresta a scendere giù in giardino quando scorge Lisa nella capanna intenta a dormire sulla busta di Bart.
MARGE: Lisaaaaa, Lisaaaaa. Che ci fai lì? (tra sé: proprio stamattina che avevo finito prima e potevo dedicarmi alla coltivazione del cavolfiore in giardino!)
LISA, svegliandosi improvvisamente: “Sono io, mamma. Stavo proprio ammirando il nuovo progetto di Bart. Il nuovo progetto di Bart???? La campanella!!!! È tardissimo!!!!
Lisa scende freneticamente dalla capanna e comincia a correre forsennatamente verso la scuola. Come risvegliata dal sonno capisce di aver fatto un terribile errore provando ad aiutare il fratello e ora ne sta pagando tutte le conseguenze. La bambina corre disperatamente lungo il marciapiede, passando sotto le gambe degli innumerevoli passanti, evitando magistralmente gli ostacoli sul suo percorso. Ma oramai mancano solo 2 minuti al suono della prima campanella…
Homer e Bart si sono rialzati subito dopo aver incontrato i Flunders. Bart è corso nella sua capanna e Homer si è arrampicato di nuovo su per il tubo, per raggiungere la stanza. Bart prende immediatamente il suo skateboard e la busta pesante. Vuole raggiungere, con il suo nuovo mezzo, il cortile della scuola prima che suoni la campanella, per essere vista dal maggior numero di persone possibili…
La busta piena di lattine di coca-cola è posata sul marciapiede. In mano, Bart tiene saldi 3 pacchetti di Mentos. Ogni lattina viene assicurata saldamente sul bordo inferiore dello skate. Bart, prima di partire, pronuncia queste parole:
BART: “Che il vento mi sia in poppa, che le vele siano gonfie, che la BART BULL diventi un razzo…”
una volta messe le 2 caramelle nelle lattine, Bart si da una fragorosa spinta con la gamba, ma questa non è necessaria. Lo skate parte velocissimo, schizzando tutti i passanti lungo il marciapiede. Il ragazzo va talmente veloce che poche centinaia di metri dopo incontra Lisa, quasi morta dalla stanchezza. Sono a due isolati dalla scuola. Bart la saluta trionfante (il suo piano è riuscito alla perfezione) e si avvia felice verso il cortile della scuola. Questo è pieno di studenti fino all’inverosimile. Anche i professori sono fuori. Tutti guardano con curiosità, qualcuno con desolazione verso la facciata superiore della scuola. Su di essa, o su quello che ne rimane, è “atterrata” la mongolfiera del sindaco Quimby, il quale cerca disperatamente di nascondersi dietro il corpo della ragazza bionda che gli faceva compagnia.
SINDACO QUIMBY: E’ solo un incidente di percorso, il cielo era troppo chiaro per restare a terra. E così io e la qui presente direttrice del corpo diplomatico russo abbiamo deciso di esplorare il paesaggio in cerca di nuove cavità naturali piene di petrolio!
Alla parola petrolio tutti i presenti lasciano da parte la ragazza nuda sulla mongolfiera e lo stesso sindaco in perizoma. L’intera platea si unisce in un unico grido di giubilo al dolce suono della parola petrolio, associando quella scoperta a soldi, soldi, soldi.
Bart, sorridente e superbamente felice in vista del cortile così pieno, arriva in disparte, senza essere notato da nessuno. Il suo stesso skate, una volta finita la miscela miracolosa, diventa un mezzo sputa coca-cola, fradicio e puzzolente. Lisa, qualche istante dopo arriva finalmente nel cortile, e, inzuppata di sudore, decide di restare in dispare come il fratello per evitare che qualcuno la vedesse arrivata in ritardo. I due fratelli non si uniscono alle urla generali, provocate dall’annuncio del sindaco Quimby.
Homer intanto cerca di arrampicarsi sul tubo per raggiungere il prima possibile la sua stanza da letto, prima che Marge lo scopra in giardino. La sua tunica bianca (il lenzuolo in realtà) si blocca in una vita del tubo, lasciandolo completamente nudo. L’elicottero della tv, proprio in quel momento sulla città in cerca di un fuorilegge, lo inquadra, focalizzandosi sulla sua faticosa salita verso la finestra. È un momento topico per la tv cittadina. Lo stesso annunciatore non crede ai suoi occhi:
MAI AVREMMO PENSATO DI TROVARLO IN QUESTA MANIERA!
Homer, ignaro delle riprese sul suo corpo, continua la sua scalata. Arriva faticosamente alla finestra, proprio nel momento in cui Marge sta sbattendo i tappeti. I due sposi si guardano, tremendamente scossi da quella vista, e ignari di essere guardati da tutta la città, si scambiano un bacio stile Spiderman.

Raffaele Nappi

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