Qualche giorno fa, in un cassetto di un'antica villa, è stato ritrovato un cofanetto. La sua vista nascondeva un contenuto prezioso. Una volta aperto gli spettatori hanno trovato davanti alle loro pupille migliaia di parole assemblate in lettere mai spedite. Una di esse recitava cosi...
I tappeti si srotolano come
marciapiedi che salgono verso il paradiso; il cielo torno a baciarci con i
raggi del sole. Le nuvole si accoppiano nell’aria, fin quando non arriva la
notte a spegnere la luce. Il vento smuove gli alberi, li accarezza. Le auto trasmettono
elettricità per le strade. C’è l’attesa, c’è. E quest’anno c’è un sentimento di
gloriosa serenità pensando a quello passato. Il paragone è distrutto. Non
regge. Il buio è arrivato con dolcezza, sussurrando al mio cuore gocce di pace.
I fiori, stanotte, resteranno al gelo. Fa freddo. Ma i pensieri degli uomini
ancora umani li riscalderanno quel poco da far trasformare il ghiaccio in
brina, rendendoli argentati. Buon 12 amico caro, ti scrivo ma so che sono io a
parlare con l’immaginario.
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