venerdì 17 febbraio 2012

Lettere dal futuro

Qualche giorno fa, in un cassetto di un'antica villa, è stato ritrovato un cofanetto. La sua vista nascondeva un contenuto prezioso. Una volta aperto gli spettatori hanno trovato davanti alle loro pupille migliaia di parole assemblate in lettere mai spedite. Una di esse recitava cosi...









I tappeti si srotolano come marciapiedi che salgono verso il paradiso; il cielo torno a baciarci con i raggi del sole. Le nuvole si accoppiano nell’aria, fin quando non arriva la notte a spegnere la luce. Il vento smuove gli alberi, li accarezza. Le auto trasmettono elettricità per le strade. C’è l’attesa, c’è. E quest’anno c’è un sentimento di gloriosa serenità pensando a quello passato. Il paragone è distrutto. Non regge. Il buio è arrivato con dolcezza, sussurrando al mio cuore gocce di pace. I fiori, stanotte, resteranno al gelo. Fa freddo. Ma i pensieri degli uomini ancora umani li riscalderanno quel poco da far trasformare il ghiaccio in brina, rendendoli argentati. Buon 12 amico caro, ti scrivo ma so che sono io a parlare con l’immaginario.



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