mercoledì 7 marzo 2012

Vende rene per comprarsi il tablet



Un ragazzo di 17 anni. Un uomo di mezza età. Un rene, anzi due. Un tablet. Una madre preoccupata. Un mercato clandestino di organi. Un’emergenza sanitaria impressionante. Sono tanti i protagonisti di questa assurda storia, tristemente vera.
Caijing, Cina. La madre era preoccupata. Da qualche giorno vedeva il figlio bianco, debole, lo osservava muoversi con lentezza e rarefazione. La verità era proprio davanti ai suoi occhi, dentro il corpo di suo figlio, o meglio dentro quello che mancava. Un rene in meno, che sarà mai. Un rene donato a un uomo malese di mezza età. Un rene in cambio di 200mila yuan (20mila euro circa) . Un rene in cambio di una passione: il tablet, e tutti i prodotti dell’elettronica che lo facevano andare matto.
L’inchiesta è partita dopo la denuncia della madre. Gli agenti hanno arrestato una decina di persone. Ma non finisce qui. In Cina esistono reti clandestine per il traffico di organi molto sviluppate, alcune travalicano i confini nazionali. La Cina, oltre a questo, deve affrontare un’emergenza sanitaria impressionante a causa della carenza di donatori. Ogni anno circa 1 milione e mezzo di persone è in attesa di un trapianto: solo 10 mila lo ricevono. Il rapporto tra domanda e offerta è di 150 a 1, la media mondiale è di 20-30 a 1.
Non conosciamo il nome del ragazzo che ha compiuto questo gesto. Non sappiamo come si sente in questo momento, se ha paura, se è pentito, se è ancora convinto della sua decisione. Nessuno sa chi e cosa lo ha spinto fino a questo punto. Forse nemmeno lui. Un milione e 400mila persone, intanto, come ogni anno continua ad aspettare.
Raffaele Nappi




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