giovedì 22 marzo 2012

Libertà!



Tuffarsi.

 Questo pensò.

Prendere il vuoto, sentirlo nello stomaco.

Nessuno gli aveva consigliato di farlo. Era solo.

Il tramonto gli colorava il volto. Il vento sferzava il cuore.

Il mare sotto di lui mugghiava il suo nome, lo stava aspettando.

Il vecchio pianse. Si tolse le scarpe, e per l’ultima volta baciò il sole.

Non guardò mai la distanza che lo separava dalla sua libertà. C’era silenzio.

Il piede avanzò verso il vuoto, fino a toccarlo. La forza dell’abisso lo trascinò nell’aria.

Il tramonto morì. Qualcuno da lontano vide cadere in acqua una pietra, stranamente lunga, viva.

In quello stesso istante un bambino chiese al padre dove vanno a finire le vite. Un altro stava naufragando libero.


Raffaele Nappi


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