giovedì 8 marzo 2012

La colonna dorata


Lei conosce l’alba. Conosce il tramonto, conosce la notte. Lei conosce ogni ora della giornata. Lei conosce i segreti nascosti nelle mura, i segreti sepolti dalla vergogna, quelli dimenticati per il dolore. Lei non è stanca, mai. E mai l’ho vista tentennare davanti al tempo.
Quando al mattino i sogni regnano ancora lei veglia. Quando tutti si preparano lei è già andata via. Quando torna tutti hanno altro da fare. Ma non ha mai alzato la voce. Ha continuato a lavorare, sorda tra le pareti bianche, in compagnia della sua anima.
Qualcuno dice di amarla, qualcuno vorrebbe sposarla ancora, qualcuno già l’ha fatto. Qualcuno vorrebbe abbracciarla, ma è pietrificato dalla vergogna, qualcuno lo fa.
C’è chi cerca confidenze, chi le pretende da lei, chi si affida alla sua forza. C’è chi torna tardi la sera e non la guarda negli occhi, troppo impegnato. C’è chi la saluta con un grugnito e chi non la degna di uno sguardo.
C’è chi la attacca, e chi la difende. C’è chi crede che niente le è dovuto, e chi pensa che ogni gesto è un regalo. C’è chi, oggi, le regalerà dei fiori, e chi, come me, solo parole.
Dedicato a tutte quelle donne che reggono ogni giorno, in silenzio, famiglie intere. Dedicato a quelle che lavorano e quelle che restano a casa. Dedicato alle madri e alle spose, alle amanti e alle nonne. Dedicato a una donna che oggi è felice.
Raffaele
8 Marzo 2012


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