sabato 12 maggio 2012

Cine-ma, Quarto Potere




Quarto potere Usa 1941 di ORSON WELLES con ORSON WELLEWS, EVERETT SLOANE, PAUL STEWART, JOSEPH COTTEN, ALAN LADD, AGNES MOOREHEAD.

Avere 25 anni ed essere già un genio. È il primo pensiero che ci è venuto in mente perché nessuno mai nella storia del cinema, e non solo, aveva portato uno dei progetti più ambiziosi ed innovativi mai realizzati. Di certo non ci si sarebbe potuto aspettare di meno dall’uomo che solo tre anni prima aveva sconvolto l’America intera annunciando una finta invasione aliena durante il programma radiofonico la Guerra dei Mondi.

La vita di Charles F. Kane, liberamente ispirata a quella del magnate William Randolph Hearst e interpretata dallo stesso Welles, è l’emblema del sogno americano, non però quello che conduce alla  perenne serenità ma ad un percorso degenerativo che si aggrava giorno dopo giorno fino all’autodistruzione, la disperazione e l’isolamento. Ed è proprio così che Welles decide di iniziare, mostrandoci un Charles F. Kane solo e abbandonato nella sua residenza imperiale di Xanadu persino dagli affetti più cari: un impero che poi gli si ritorce contro. Attraverso il primo dei sei flashback presenti nel film notiamo che il futuro magnate viene dato in affidamento ad un banchiere dalla propria famiglia in modo da amministrare, una volta cresciuto, l’enorme fortuna ereditata. Nella sequenza successiva si vede Charles divenire titolare dell’ Inquirer attraverso cui già emerge il suo carattere ambizioso ed il suo atteggiamento anticonformista. Non a caso viene amato e odiato allo stesso tempo da moltissimi; si contrappone persino al suo tutore, il banchiere Tatcher; lo vediamo prima appoggiare e poi attaccare personaggi a lui vicini, sottovalutare o sovrastimare eventi; sposarsi due volte ma mai per amore; candidarsi come governatore ma rinunciare all’ultimo per evitare uno scandalo per tradimento. Infine sposare proprio la stessa amante. In effetti il puzzle che Welles ci presenta non riesce alla fine a ricostruire chiaramente la personalità di Kane
 Il tutto è reso ancora più complesso e misterioso dalla presenza dell’inconoscibile Rosabella che si presume sia la chiave di lettura e di comprensione dell’intera storia. Varie e numerose sono state le interpretazioni che critici e non hanno tentato di dare su chi sia o cosa fosse realmente Rosabella, un mistero tuttora irrisolto che continua ad essere un punto interrogativo per coloro che non sono convinti che la stessa sia semplicemente una slitta! In conclusione aggiungiamo solo un piccolissimo particolare: a Welles non è stato più permesso lavorare ad Hollywood dopo “Quarto potere”.
Domenico e Marco

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