Sogno di scrivere. Di viaggiare con in tasca una penna e in mano grappoli di carta. Sogno di vivere tra il disordine delle scrivanie, il fumo delle ciminiere, il vocio sincopato delle redazioni. Sogno i contatti. Con i maestri, con i personaggi di un certo spessore“SalvesonodelgiornaleAsinupressvorreifarleunintervista…”, con gli scrittori trasformati in miti. Sogno di telefonare al prossimo tra pareti bianche, incollato al telefono e al taccuino, tra fogli sudati e persi. Sogno di volare. Con aerei malconci tra paesaggi superflui. Sogno di toccare il suolo di terre sconosciute e lontane, dove l’aria ha un sapore diverso. Sogno di sognare in stanze straniere di alberghi in tutte le città del mondo. Sogno di svegliarmi con un compito: raccontare. Sogno di raccontare al mondo il mondo. Sogno di perdermi un giorno in una storia, la mia.
Raffaele Nappi
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