martedì 5 giugno 2012

La volante sulle strisce, i poliziotti a fare colazione!


A volte basta scendere di casa e fare due passi per rendersi conto del Paese in cui viviamo. Ebbene sì. È successo proprio questa mattina. Viale Marconi, ore 9 e 16, una volante ferma per intero sulle strisce pedonali; a pochi metri, alla porta del bar, sorridenti e gaudiosi sostavano i poliziotti, con le mani indaffarate con cornetto e cappuccino. I miei rimpianti aumentano solo adesso, dopo essermi reso conto che una bella foto in faccia ai due mascalzoni avrebbe dato loro una solenne lezione. Inviterei caldamente i signori poliziotti, insieme ai carabinieri e agli ausiliari del traffico, a svolgere il proprio lavoro in maniera seria e precisa. Soprattutto tenendo conto che  proprio in via Enrico Fermi, ogni giorno, sono DECINE, le auto parcheggiate sulle strisce pedonali. Con che spirito quei due mascalzoni faranno le multe agli altri automobilisti? Un bell’esempio, davvero un bell’esempio.

Raffaele Nappi

2 commenti:

  1. Con lo spirito giustizialista e strafottente che contraddistingue questo Paese...

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  2. Io questa mattina ho visto la stessa cosa: macchina dei carabinieri in sosta sulla strisce pedonali. Un carabiniere era nell'ufficcio postale (con una lettera in mano), l'altro in macchina che aspetta guardando il cellulare.
    Allora busso al vetro, il carabiniere abbassa il vetro e suggerisco che le forze dell'ordine potrebbere mostrare l'esempio, non sostando sulle strisce. Mi comincia a dire che in Italia si fa così, che i politici fanno quel cavolo che li pare e quindi anche loro.
    Torna il collega a cui spiego la stessa cosa. io mi aspettavo un po' di rimorso, un dispiacere, qualcosa... invece di questo, mi chiede i documenti. Avevo la patente in macchina parcheggiata per bene a 10 metri da lì, allora la vado a prendere. Poi mi chiede tutti i documenti della macchina (anche se non stavo guidando), e chiama il maresciallo alla radio.
    io cerco di accendere il registratore del telefonino per riprendere quanto sta succedendo ma mi vede e mi prende il telefonino (nuovo.. di quelli ultimo grido!). Cerca di romperlo spingendo sul vetro che le ditta ma per fortuna non ce la fa e gli strappo il telefono e me lo rimetto in tasca.
    Arriva il maresciallo e io penso "ah, ecco, almeno lui farà andare via questa vicenda". Invece altro che. adesso sono in 4 a cercarmi problemi. Controllano tutti i miei dati, mi fanno aprire il coffano, e siccome non avevo una carta d'identità (la mia patente è inglese, non ha la foto), mi dicono che mi seguono fino a casa per andarla a prendere (vivo a 3 min in macchina).
    Quindi mi seguono a casa, gli faccio vedere il passaporto, scrivono altre cose sui loro fogli, fanno altri controlli, etc.
    Alla fine vano via senza rilasciarmi verbale, ma non senza sgommare lungo tutta la strada d'accesso a casa mia, che è bianca e appena riffatta, e facilmente distrutta da questi gesti....
    Quindi, hanno cercato in tutti i modi di trovarmi begghe e farmi danni, e adesso sanno riconoscere me, la mia macchina, e sanno dove vivo. Devo dire, che non mi sento più in sicurezza!!!

    Conclusioni:
    1) non hanno veramente niente da fare
    2) non hanno nessun rispetto per le leggi, per la sicurezza, per il cittadino onesto
    3) non è un caso isolato.. io avevo da fare con 4 di loro tutti messi d'accordo.
    4) sono i primi a cercare di creare un danno, perché la divisa li "protegge".
    5) come faccio addesso, a fidarmi di un uomo in divisa, in Italia?

    6) se ho imparato qualcosa, è di tenere la bocca chiusa e di stare lontano. Che bel paese!!!!

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