Sì, è la mia vita, e la amo. Vivo
circondato dal nero, e dal silenzio. Gli sguardi fuori delle pantere vorrebbero
essere tutti puntati su di me; che sensazione stupenda. Mi sento una tigre in
una gabbia dorata, un angelo di cristallo, con le frecce pronte nella faretra.
Il mio silenzio può mozzare una vita, dispongo di ogni potere su questa terra.
I destini della mia città si avviluppano nelle mie membra tozze e disarmate,
che reggono la rabbia di chi fa ormai questo mestiere da anni. Non ricordo
l’ultima volta in cui ho visto il sole. È stato, forse, in una giornata
primaverile di qualche anno fa. Era bello. Ora, tutto quello che mi rimane è
alla mia portata e si trasforma in un mondo a mia disposizione. Cosa mi manca
quando con un semplice gesto tengo in pugno il cuore della gente? Chiudo gli
occhi e immagino il futuro: ogni mio desiderio è possibile. Ogni mio nemico può
diventare una testa sanguinolente posta sul mio piatto d’argento. Ogni bambino
mi adora, ogni mamma vorrebbe amarmi, ogni donna vorrebbe possedermi. Non ho
niente da chiedere a questa vita, perchè va oltre ogni minima previsione. La
mia immaginazione è stata disarmata da questa realtà. Non potevo sperare di
meglio.
Solo qualche attimo, giuro, solo qualche attimo, mi viene voglia di
uscire fuori e guardare la luce del sole, per sorridere stringendo le braccia
di mio figlio.
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