Quarto potere Usa 1941 di ORSON WELLES con ORSON WELLEWS, EVERETT SLOANE, PAUL
STEWART, JOSEPH COTTEN, ALAN LADD, AGNES MOOREHEAD.
La vita di Charles F. Kane, liberamente ispirata a
quella del magnate William Randolph Hearst e interpretata dallo stesso Welles,
è l’emblema del sogno americano, non però quello che conduce alla perenne serenità ma ad un percorso
degenerativo che si aggrava giorno dopo giorno fino all’autodistruzione, la
disperazione e l’isolamento. Ed è proprio così che Welles decide di iniziare,
mostrandoci un Charles F. Kane solo e abbandonato nella sua residenza imperiale
di Xanadu persino dagli affetti più cari: un impero che poi gli si ritorce
contro. Attraverso il primo dei sei flashback presenti nel film notiamo che il
futuro magnate viene dato in affidamento ad un banchiere dalla propria famiglia
in modo da amministrare, una volta cresciuto, l’enorme fortuna ereditata. Nella
sequenza successiva si vede Charles divenire titolare dell’ Inquirer attraverso
cui già emerge il suo carattere ambizioso ed il suo atteggiamento anticonformista.
Non a caso viene amato e odiato allo stesso tempo da moltissimi; si contrappone
persino al suo tutore, il banchiere Tatcher; lo vediamo prima appoggiare e poi
attaccare personaggi a lui vicini, sottovalutare o sovrastimare eventi; sposarsi
due volte ma mai per amore; candidarsi come governatore ma rinunciare
all’ultimo per evitare uno scandalo per tradimento. Infine sposare proprio la
stessa amante. In effetti il puzzle che Welles ci presenta non riesce alla fine
a ricostruire chiaramente la personalità di Kane
Il tutto è reso
ancora più complesso e misterioso dalla presenza dell’inconoscibile Rosabella che si presume sia la chiave
di lettura e di comprensione dell’intera storia. Varie e numerose sono state le
interpretazioni che critici e non hanno tentato di dare su chi sia o cosa fosse
realmente Rosabella, un mistero
tuttora irrisolto che continua ad essere un punto interrogativo per coloro che
non sono convinti che la stessa sia semplicemente una slitta! In conclusione
aggiungiamo solo un piccolissimo particolare: a Welles non è stato più permesso
lavorare ad Hollywood dopo “Quarto potere”.
Domenico e Marco
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